Infiltrazioni ecoguidate nella trocanterite

Che cos’è la trocanterite?

La trocanterite, nota anche come tendinopatia glutea o borsite trocanterica, è una condizione comune che colpisce principalmente le donne sopra i 50 anni. È caratterizzata da dolore causato da problemi ai tendini dei muscoli glutei e/o dalla presenza di borsite, un’infiammazione della zona periarticolare. La diagnosi si basa principalmente sui sintomi clinici e sull’esame obiettivo, ma possono essere utilizzati esami strumentali come ecografie e risonanze magnetiche per conferma e diagnosi differenziale. Il trattamento iniziale include esercizi e fisioterapia, insieme alla prescrizione di comuni analgesici. Nei casi più complessi, si possono utilizzare terapie più complesse come le onde d’urto, le iniezioni mirate di corticosteroidi fino ad arrivare all’intervento chirurgico.

Qual è la sintomatologia della trocanterite?

Il dolore si percepisce nella regione del grande trocantere, ovvero nella parte laterale dell’anca e può irradiarsi lungo la parte laterale o posteriore della coscia. È un dolore che viene tipicamente evocato con la palpazione della zona. Il dolore aumenta solitamente durante la camminata, soprattutto salendo le scale ma anche stando in piedi a lungo, alzandosi da una posizione seduta (come uscendo da un’auto) o sdraiandosi sul lato colpito, causando spesso risvegli notturni.

Qual è la terapia?

Ovviamente procede per step, iniziando con la fisioterapia e la terapia farmacologica con antinfiammatori. Qualora però queste due opzioni non bastassero, si può pensare a infiltrazioni mirate con una miscela cortico-anestetica o PRP. Le iniezioni nella borsa trocanterica possono essere fatte a mano libera attraverso i punti di repere o con guida fluoroscopica o ecografica: la guida ecografica permette una precisione e un’accuratezza maggiori.

Farmaci utilizzati nella terapia infiltrativa

I farmaci comunemente utilizzati per le infiltrazioni della borsa trocanterica includono corticosteroidi e anestetici locali. I corticosteroidi sono potenti antinfiammatori che aiutano a ridurre l’infiammazione e il dolore, mentre gli anestetici locali offrono un sollievo immediato dal dolore. In alcuni casi, possono essere utilizzati anche altri agenti terapeutici a seconda delle specifiche condizioni del paziente. Ad esempio, il PRP sta riscuotendo un discreto successo nel trattamento e nella gestione della trocanterite. L’infiltrazione a livello della borsa trocanterica può avere un duplice scopo: diagnostico e/o terapeutico.

Come avviene la procedura

Preparazione del Paziente

Prima della procedura, il medico raccoglie attentamente la storia clinica del paziente ed effettua un accurato esame obiettivo. Il medico può anche richiedere esami diagnostici aggiuntivi per confermare la diagnosi e pianificare l’intervento più indicato. L’infiltrazione avviene solitamente con il paziente sdraiato sul fianco in un ambiente dedicato a procedure interventistiche e in asepsi, utilizzando una tecnica sterile. Durante la procedura, il medico utilizza un trasduttore ecografico per visualizzare il target in tempo reale. L’ago viene inserito con precisione fino a raggiungere l’area interessata; una volta che l’ago è in posizione, il farmaco viene iniettato lentamente.

 

Post-Trattamento e Recupero

Dopo l’infiltrazione, il paziente può avvertire un miglioramento immediato dei sintomi, sebbene il pieno effetto del trattamento possa richiedere alcuni giorni. È importante seguire le indicazioni del medico riguardo al riposo e all’attività fisica post-procedura. In alcuni casi, possono essere consigliate sessioni di fisioterapia per ottimizzare il recupero e migliorare la funzionalità del complesso trocanterico.

Dott. Edoardo Piacentino

Sono il Dr. Edoardo Piacentino, anestesista e terapista del dolore qualificato, ricevo presso il Centro PoliSalute di Cinisello Balsamo (MI)

Chi sono